Elfriede Jelinek, ritratto di Karin Rocholl 2004. Immagine concessa gentilmente da Picture Press.

Elfriede Jelinek: “Non c’è nessun dio che ci detta la violenza. Siamo Soli”

“Elfriede Jelinek non fa spaccio di sé. Non presenzia. Non fa discorsi pubblici. Non accompagna con voce e corpo le sue opere. Ma lascia che esse siano. Come Bartleby lo scrivano, lei «preferisce di no». Non si presentò a ritirare neanche il Nobel per la Letteratura che le diedero «per il flusso melodico di voci e controvoci in romanzi e testi teatrali, che con estremo gusto linguistico rivelano l’assurdità dei cliché sociali e il loro potere». Era il 2004. Mandò un video al posto suo. Il discorso si intitolatava Im abseits, In disparte…”

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